EMERGENZA FAME

A ciascuno il suo pasto

Luogo                                

Missioni della Diocesi di Rumbek in Sud Sudan

Contesto                    

Almeno 7.000.000 di persone soffrono la fame in Sud Sudan, un numero mai raggiunto prima: a lanciare l’allarme le tre agenzie Onu Fao, Unicef e World Food program, in una nota congiunta. “Nei prossimi mesi si prevede che il 61% della popolazione dovrà affrontare livelli estremi di insicurezza alimentare” – riferiscono le tre agenzie. Tra le cause del peggioramento della situazione le piogge scarse e giunte in ritardo e il prezzo elevato del cibo che ne limita l’accesso a una grande parte di popolazione.

Costo progetto            

€ 70.000,00 ogni invio

Partner Locali             

Diocesi di Rumbek

Partner                            

Rise Against Hunger

Co-finanziatori           

Rise Against Hunger

Obiettivi                          

Contrastare l’emergenza fame. La particolarità del progetto risiede nella sua solidarietà a 360 gradi:

  • i pasti da inviare saranno confezionati, qui in Italia, attraverso una serie di eventi a cui parteciperanno bambini e ragazzi (nelle scuole e negli oratori), oppure dipendenti all’interno delle aziende;
  • i pasti verranno poi distribuiti nelle missioni più bisognose della Diocesi di Rumbek in Sud Sudan;

Beneficiari                     

Grazie a questo programma sono stati finora raggiunti:

  • 6000 persone (circa 1.000 famiglie) hanno ricevuto 145.000 pasti nel dicembre 2018/febbraio 2019;
  • 6000 persone hanno ricevuto 145.000 pasti nel dicembre 2018 / marzo 2020;

               

 

 

COSA PUOI FARE

Aderisci all’iniziativa e dona anche tu un pasto! Puoi farlo in tanti modi:

Coinvolgi la tua comunità e partecipa
al confezionamento pasti

La tua mano concreta: con noi,
contro l’emergenza fame

Ospita un evento e vivi
un’esperienza di team building

PERCHE’

Crediamo che intervenire nell’emergenza significhi credere nell’umanità.
Credere in una possibilità di futuro oltre le difficoltà del presente.

Agire ora vuol dire tutelare il diritto al cibo e, passo dopo passo, aiutare a
ridurre il numero di persone a rischio fame
a causa di guerra e povertà.