L’organizzazione
L’organizzazione sanitaria sud sudanese Arkangelo Ali Association ha le sue radici nella diocesi di Rumbek. La sua direttrice, Lina Sala, ha infatti lavorato al fianco di mons. Cesare Mazzolari negli anni Novanta, durante l’apertura delle prime missioni. Negli anni seguenti, grazie al vescovo Mazzolari, prende forma in seno alla diocesi un dipartimento sanitario per il coordinamento dei centri sanitari e per la diffusione dei servizi di assistenza di base.
Dal 2006 questa realtà confluisce nella indipendente Arkangelo Ali Association (AAA), riconosciuta dal governo del Sud Sudan. Diretta da Lina Sala e dal responsabile medico Callixte Minani, l’organizzazione non profit prosegue l’opera avviata con padre Cesare Mazzolari. Oggi gestisce 14 centri sanitari sparsi su tutto il territorio diocesano, con oltre 100.000 pazienti curati ogni anno.
Tra i principali programmi avviati rientrano la battaglia contro tubercolosi e lebbra, e la formazione di personale locale per la fornitura di servizi di assistenza sanitaria sempre più efficienti e di qualità. In collaborazione con CESAR e altri partner internazionali promuove progetti sanitari per la cura delle malattie provocate da malnutrizione. L’attenzione è rivolta ai bambini sotto i 5 anni di età e alle loro madri, per un sostegno volto non solo alla cura ma anche alla prevenzione di alcune infezioni aggravate da condizioni igienico-sanitarie in alcuni casi migliorabili.
L’organizzazione dà lavoro a 300 dipendenti di nazionalità sud sudanese e a 40 espatriati (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e logisti). Collabora a stretto contatto con la rappresentanza locale del Ministero della Salute sud sudanese e con altre agenzie internazionali impegnate in Sud Sudan in ambito sanitario.
Il nome dell’organizzazione è un omaggio alla memoria del vicario generale, Arkangelo Ali, assassinato nel 1965 nella parrocchia di Rumbek durante un attacco dei soldati arabi del Sudan del Nord contro religiosi e missionari presenti nel Sud.