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20 Gennaio 2025

Sud Sudan: coprifuoco a Juba, dopo le rappresaglie contro i sud sudanesi in Sudan

Nella foto Juba, la capitale del Sud Sudan

Nei giorni scorsi è stato imposto da parte delle autorità del Sud Sudan il coprifuoco nazionale dalle 18 alle 6 della mattina e fino a data da destinarsi e su tutto il territorio, come conseguenza delle violenze e saccheggi esplosi nella capitale Juba e dilagati in altre località dello Stato. Il tutto è avvenuto dopo la circolazione della notizia della presunta uccisione di cittadini del Sud Sudan nel corso della guerra civile nel vicino Sudan.

I fatti dei disordini a Juba sono accaduti il 17 gennaio quando nella capitale si sono verificati assalti ai cittadini e agli esercizi commerciali di proprietà di cittadini originari del Sudan. Le violenze si sarebbero inoltre manifestate anche in altre località vicino al confine con il Sudan, dove alcune abitazioni sarebbero state bruciate.

I drammatici eventi, secondo i media locali, avrebbero causato morti e feriti e si sarebbero verificati come conseguenza di un altro fatto cruento: la morte di civili, tra i quali anche sud sudanesi, durante la ripresa della città di Wad Madani -capitale dello stato di Jazira- da parte delle Forze armate sudanesi (Sudan Armed Forces, SAF).

Per contrastare le aggressioni e i saccheggi avvenuti a Juba, le restrizioni imposte dalla autorità sud sudanesi resteranno in vigore fino a data da destinarsi. Dopo i fatti drammatici anche il presidente Salva Kiir, in carica dal 2011, anno dell’indipendenza del Sud Sudan dal Nord, ha fatto un appello chiedendo il mantenimento della calma e la fine delle aggressioni.

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