Blog

12 Febbraio 2016

A TUTELA DEI CIVILI

11/02/2016 – La missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (UNMISS) ha confermato di voler aumentare la propria attenzione verso la protezione dei civili che si trovano al di fuori delle aree già sorvegliate da organismi internazionali.

Jeffrey Buenger, consulente UNMISS, ha evidenziato come, da maggio 2015, la protezione dei civili abbia costituito un mandato prioritario per la missione. «Attraverso il dialogo e il coinvolgimento – ha detto – la missione Onu concentra il suo operato sulla prevenzione oltre sulla protezione fisica delle persone». «Le pattuglie di peacekeeping posizionate a Mundri e Leer, rispettivamente a sud nel Western Equatoria e a nord nel Unity State, sembrano aver evitato gravi minacce alla vita di molti civili».

«Abbiamo una base operativa a Leer, una a Mundri e in molte altre località sul territorio, da dove programmiamo continue ronde, al fine di portare sicurezza laddove ci sono persone che vi abitano, almeno fino a quando il governo di transizione sarà in grado di garantire da solo per il suo popolo», ha spiegato il funzionario UNMISS.

Perché sia efficace, tuttavia, quello della protezione dei civili deve trasformarsi in uno sforzo comune: «Se le parti politiche non s’impegnano nel trovare soluzioni durature al conflitto, proteggere i civili non potrà essere per lungo tempo un’azione sostenibile – ha detto Buenger – la volontà non può venire soltanto dall’UNMISS, ma deve arrivare anche dai partiti sud sudanesi».

Negli ultimi due mesi, l’UNMISS ha eseguito 2700 ronde brevi e 350 pattugliamenti di più lunga durata, oltre a fornire protezione dalle violenze. In tutto il Sud Sudan si contano oltre 1,6 milioni di sfollati; di questi, quasi 200.000 stanno ricevendo protezione in sei diverse basi dell’UNMISS.

 

(fonti: Radio Miraya)

News dal Sud Sudan
About Giulia