Lo sport come attività agonistica, ma anche come forma di riscatto sociale e culturale! A dimostrarlo la Nazionale di basket del Sud Sudan protagonista al Campionato maschile di basket in corso a Manila, nelle Filippine, cominciato il 25 agosto e con termine il 10 settembre. Per i ragazzi del Sud Sudan la manifestazione sportiva non è solo l’occasione per dimostrare quanto valgono come sportivi (e lo hanno dimostrato vincendo sulla Cina) e per ottenere la qualifica ai Giochi della XXXIII Olimpiade di Parigi. La partecipazione ai mondiali è un modo per evidenziare come lo sport possa essere uno strumento di educazione e di speranza per un futuro migliore.
La Nazionale
La nazionale del Sud Sudan è la più giovane nel mondo del basket in quanto nata dallo Stato più giovane sul pianeta, il Sud Sudan, che ha ottenuto la sua indipendenza nel 2011, dopo anni di guerra con il Nord e 2 milioni e mezzo di morti. Nel 2022 Luol Deng, un ex giocatore dei Lakers nato in Sud Sudan, ha pagato di tasca propria un viaggio per la squadra nella capitale Giuba, dove i giocatori sono stati accolti come degli eroi da circa 7mila persone. Molti di loro si sono commossi per questo bene popolare e quattro giocatori hanno rivisto per la prima volta, dopo 9 anni, le loro famiglie.
Alcuni dei giocatori hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze delle guerre che per decenni hanno tormentato il Sud Sudan, infatti 4 di loro sono rimasti orfani a causa della guerra, mentre altri 2 sono nati in campi profughi in Kenya. Non solo, perché la Nazionale non ha mai giocato nel Sud Sudan poiché a causa della povertà e delle continue instabilità interne, non esistono strutture sportive (palasport per esempio) adatte ad ospitare eventi sportivi.
I cestisti, figli del Sud Sudan, arrivano dal Paese più povero al mondo, dove l’81% della popolazione vive con 1 dollaro e 90 cent. al giorno, dove il 52% della popolazione non ha accesso ai basilari servizi igienico-sanitari e dove il 50% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile. Inoltre, a causa della carestia, delle malattie e della povertà, sono quasi 3 milioni i bambini che non frequentano la scuola.
Sport come strumento di rinascita
Per questi atleti, lo sport, in questo caso il basket, è diventato uno strumento di salvezza e di riscatto sociale, e può diventarlo anche per tutti i ragazzi e le ragazze sud sudanesi che, attraverso la pratica sportiva, possono dimostrare le loro qualità e avere le occasioni giuste per migliorare le proprie condizioni di vita e, allo, stesso tempo contribuire a costruire un’ immagine di un Sud Sudan nuovo e in fase di rinascita.
Basket, calcio, pallavolo e lo sport in generale, come facciamo con il progetto TEAM4PEACE, uniti all’ istruzione, diventano gli strumenti ideali per permettere ai giovani sud sudanesi di avere un’occasione per un cambiamento radicale della propria vita e i ragazzi della Nazionale di basket sud sudanese stanno dimostrando che insieme e con lo sport cambiare è possibile!