11/06/2015 – Il Paese più giovane al mondo. E il più fragile. E’ il Sud Sudan che, attanagliato da guerra civile, carenza di generi alimentari e casse vuote rischia la bancarotta. Il circolo vizioso in cui è caduto il governo locale è chiaro: in assenza di riserve di liquidità, la banca centrale del Paese aumenta l’emissione di moneta, generando una forte inflazione.
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano di New York, negli ultimi due mesi il prezzo dello zucchero è raddoppiato così come quello dei fagioli.
L’assenza di denaro, inoltre, starebbe provocando divisioni all’interno dell’esercito, favorendo lo sviluppo di gruppi mercenari. Questa realtà non fa altro che aumentare l’instabilità, rendendo più difficoltoso un processo di pace che di per sé è già in salita.
Tra i provvedimenti di emergenza allo studio del governo rientra la proposta di innalzamento drastico del costo dei permessi di lavoro per gli operatori espatriati. Questa scelta, dettata dalla necessità di recuperare una quota dei profitti ottenuti dalle imprese estere presenti sul territori, rischia però di pesare negativamente sulle numerose organizzazioni umanitarie che si stanno spendendo per tamponare le emergenze nel Paese.
(fonte: Wall Street Journal)