In questo 2021 al Mazzolari Teachers College di Cueibet, in Sud Sudan, ci sono 81 studenti immatricolati (61 maschi e 20 femmine) che stanno svolgendo i corsi di formazione per ottenere la qualifica per l’insegnamento. A loro volta questi studenti adulti sono seguiti da 11 docenti, tra i quali 7 collaboratori e 4 gesuiti. Tutto questo è possibile grazie al Mazzolari Teachers College il progetto formativo per i maestri del futuro, pensato da padre Cesare Mazzolari, e poi diventato realtà.
La nascita del TTC. Tra il 2008 e il 2010 padre Mazzolari diede sempre maggiore consistenza ad una grande idea che aveva in mente relativa alla creazione di un centro formativo per docenti. Oltre a padre Cesare, alla Diocesi di Rumbek, anche le comunità locali erano molto interessate alla realizzazione del progetto, tanto è vero che donarono il terreno dove venne poi edificata la scuola e parteciparono anche ai lavori, perché quello che si stava creando era il primo centro per la formazione degli insegnanti.
Perché si voleva questa struttura? Per una ragione ben precisa: riuscire a rendere più solida l’educazione sul territorio della diocesi di Rumbek e del Sud Sudan partendo però dai maestri della scuola primaria che, grazie al centro voluto da Mazzolari, potevano finalmente avere una formazione ea bilitazione adeguate per poter insegnare.
Avvio dei lavori. Dopo una accurata e precisa organizzazione dei piani di lavoro, finalmente, nel 2010 presero il via i lavori per l’edificazione del Mazzolari Teachers College, noto anche con il nome di Teacher’s Training Center, di Cueibet, in Sud Sudan. Un inizio reso possibile anche grazie al primo blocco di materiali arrivato dall’Italia: 4 container con all’interno i moduli abitativi per il cantiere, reti, cancelli e pali per la recinzione dell’intera area dove sarebbe sorto il centro.
Tra il 2010 e il 2013 i lavori partirono e proseguirono spediti, tanto è vero che la struttura giunse alla sua ultimazione in breve tempo ed era composta da un dormitorio per i corsisti e le corsiste, da alloggi per i formatori, da aule e laboratori, da un refettorio, dalle cucine e anche da una Cappella. Dal 2016, la gestione venne poi affidata ai Gesuiti.
