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27 Maggio 2013

PROSEGUE LA RICOSTRUZIONE DEL SUD SUDAN, VERSO UN VERO SVILUPPO

 

Grande la partecipazione della comunità internazionale. Ma manca l’Italia

La rete stradale del Sud Sudan, comprese 11 autostrade, sarà completata entro dieci anni, con un costo complessivo di quasi 10 miliardi di dollari. Lo ha detto alla stampa il portavoce del governo, Barnaba Marial Benjamin, alla fine della riunione ordinaria del venerdì, spiegando che è stato approvato il progetto di costruzione di 11 autostrade principali e numerose strade e ponti per collegare i dieci Stati del Sud Sudan e i sei Paesi confinanti.

I 9,98 miliardi di dollari necessari per la rete autostradale arriveranno al governo attraverso prestiti della Cina, della Banca mondiale e della Banca africana di sviluppo, ma anche attraverso partnership pubblico-privato. La Banca mondiale e la Banca africana stanno già costruendo l’autostrada che da Juba, attraverso Torit e Kapoeta, raggiungerà il Kenya, come previsto dal piano.

Il Ministero economico ha annunciato d’aver usato criteri di sicurezza per la scelta degli investimenti, ora che la pace e la stabilità del paese stanno rendendo il Sud Sudan un luogo di investimento molto attraente, come dimostra l’interesse crescente di molte imprese internazionali. Un interesse che non si riscontra però nelle imprese italiane, più volte sollecitate da tempo, anche dallo stesso Padre Cesare, ad investire in un paese in via di sviluppo ma tra i più ricchi del pianeta e sotto la lente d’osservazione di tutta la comunità ed il mondo economico internazionale. Imprese italiane al fianco della Diocesi e della nostra organizzazione, da sempre impegnate a sostenere la popolazione, per dimostrare che si può investire e portando benessere e sviluppo reale.

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