Secondo Misna, molte persone hanno abbandonato una cittadina della regione di Jonglei per paura che possa cadere nelle mani del gruppo ribelle dell’ex generale David Yau Yau, che rivendica l’autonomia di questa travagliata regione di confine. La fuga dei civili è stata confermata anche da Ariane Quentier, portavoce della Missione dell’Onu in Sud Sudan (Unmiss).
Sembra che ad avvisare la popolazione civile di Pibor, teatro pochi giorni fa di saccheggi da parte di soldati allo sbando, siano stati non meglio identificati “uomini armati”, annunciando che la città sarebbe presto caduta nelle mani dei ribelli. Nei giorni scorsi, esponenti di organizzazioni umanitarie attive a Pibor avevano riferito alla MISNA che durante i saccheggi i soldati avevano anche fatto irruzione in alcuni magazzini di Unmiss. La portavoce, Ariane Quentier, ha detto che a Pibor saranno inviati nuovi contingenti di peacekeeper dell’Onu per proteggere la popolazione.
