In Sud Sudan, gli elefanti continuano a morire, quasi sempre a causa delle loro zanne. Sono decine di migliaia gli elefanti uccisi e altrettanti fuggiti durante i decenni della guerra, una situazione che oggi ha portato la specie verso l’ estinzione nel paese. Come denuncia il Wildlife Conservation Society, gli elefanti, durante la guerra civile in Sud Sudan, venivano uccisi per le zanne, molto richieste nei mercati neri del Medio Oriente, estremo Oriente, Europa, e Cina, spesso scambiate anche con armi e materiali bellici, contirbuendo così ad alimentare la violenza delle battaglie.
Della popolazione di circa 130mila elefanti presenti nel paese, oggi ne restano meno di 5.000 protetti nei parchi nazionali e nelle riserve. I bracconieri però continuano a mettere in pericolo gli elefanti riuscendo ad ucciderli anche nell’aree protette. In Equatoria orientale, pochi giorni fa, due elefanti con collari elettronici sono stati trovati morti in Riwoto, Kapoeta Nord e Lotukei, nella Contea di Budi, con le zanne rimosse. Anche se non c’è più la guerra, e rischiano di finire in carcere per questo, la richiesta sempre alta di zanne e avorio nel mondo è un’attrazione purtroppo irresistibile per tanti poverissimi che non hanno niente da perdere.