Dopo le testimonianze dal vivo che hanno raccontato padre Cesare Mazzolari durante l’inaugurazione, la prima settimana di apertura della mostra biografica sul missionario concesiano si chiuderà venerdì 7 ottobre alle 20.30 all’auditorium dell’Istituto Paolo VI di Concesio con Frutti di missione, evento che presenterà le esperienze di due ospiti molto diversi tra loro, ma accomunati dal richiamo verso le periferie del mondo.
Orla Treacy, religiosa irlandese appartenente congregazione delle Suore di Loreto, e Francesco Malaspina, matematico e docente al Politecnico di Torino, porteranno il loro contributo per testimoniare la ricchezza e la varietà dei frutti missionari cresciuti grazie all’incontro con padre Cesare Mazzolari.
Pur provenendo da percorsi formativi e personali molto distinti, suor Orla Treacy e Francesco Malaspina hanno in comune la vicinanza al mondo dell’educazione e un’attenzione concreta ai bisogni degli ultimi, sfociata in entrambi i casi nell’incontro con padre Cesare Mazzolari negli anni 2000.
La congregazione delle Suore di Loreto in Irlanda era stata contattata dal missionario concesiano nel 2004 per l’assegnazione di un compito molto delicato: sviluppare un progetto di educazione femminile in Sud Sudan, uno dei Paesi più poveri al mondo e con i tassi di alfabetizzazione più bassi, soprattutto tra le donne. Orla Treacy è stata conquistata da questa missione, che svolge dal 2006 come direttrice della Loreto Girls Secondary School di Rumbek. Oggi, a 43 anni, gestisce un complesso che ospita una scuola primaria, una scuola secondaria per ragazze, una scuola per l’alfabetizzazione degli adulti, dando istruzione a oltre 1.000 studenti.
Le storie di padre Cesare Mazzolari e Francesco Malaspina si sono incrociate nel 2005 a Brescia. Da qui è seguito un viaggio dell’allora giovane dottorando tra le missioni della diocesi di Rumbek, che lo ha profondamente segnato sia nell’esperienza personale che professionale. Dall’incontro con i più poveri della terra è nato il libro Dio e l’ipercubo, dove il docente ha condensato passione per la matematica e dedizione al servizio per gli ultimi, utilizzando formule e oggetti matematici per esprimere la bellezza dell’incontro con Dio nella concretezza dei gesti di carità fraterna.
