In questo 2021, le alluvioni in Sud Sudan sono state molto più intense del previsto e molte aree del Paese ne sono state, e lo sono ancora, gravemente colpite. Anche la Diocesi di Rumbek, dove operiamo da più di 20 anni, ha avuto in alcune sue aree seri danni causati dalle piogge. Una situazione che ha reso ancora più precarie le condizioni delle popolazioni sud sudanesi già afflitte dalla povertà e dai conflitti interni.
Dalla Diocesi di Rumbek
In questi giorni abbiamo sentito Samuel Marier Amaai, Responsabile della formazione sul campo del Dipartimento Educazione della Diocesi di Rumbek. Samuel ci ha raccontato che: “Quest’anno il Lakes State, dove si trova Rumbek, è stato gravemente colpito da inondazioni, soprattutto nei tre mesi di agosto, settembre e che sono ancora in corso mentre parliamo.”
Le alluvioni hanno colpito diverse località della diocesi, in particolare sono state molto abbondanti in alcune zone dove si sono verificati anche dei crolli come nella contea di Rumbek East, dove proprio a causa delle forti piogge alcuni edifici sono caduti o franati come è accaduto per il St. Mary’s Thonaduel. Danni anche nella contea di Wulu, dove è caduta la St. Mary’s Wulu, e nella contea di Cueibet, dove la cattedrale di Ognissanti è franata. La CARITAS, come ci ha scritto Samuel, ha già svolto una serie di interventi in loco per valutare i danni e capire come aiutare gli sfollati.
Anche padre Christian Carlassare, Vescovo di Rumbek, ci ha confermato la gravità della situazione: “Le inondazioni sono state molto intense a Fangak dove ero prima. Le zone più colpite sono quelle vicine al Nilo bianco, ma anche quella di Bhar el Jabel a di Bahr el Ghazal. Anche tutta la fascia da Bor a Fangak è problematica, come pure verso Renk ci sono problemi e a Bentiu, dove la situazione è davvero molto seria, perché è stata colpita da forti allagamenti. In parte anche la zona del Lake State è stata colpita a Nord, da Maper fino a Warrap, dove il Bahr el Ghazal esce con le paludi, ma ci sono danni anche Yirol, Rumbek e nelle zone limitrofe dove le inondazioni sono arrivate”.
Nelle fotografie della CARITAS la situazione nell’area di Rumbek:
Alluvioni in Sud Sudan
La situazione drammatica dovuta alle alluvioni nella Diocesi di Rumbek è comune a molte delle altre zone del Sud Sudan colpite dalle violente piogge che, secondo quando riferito dalle Nazioni Unite, hanno sfollato circa 426.000 persone, gettando in uno stato di precarietà ancora maggiore le popolazioni sud sudanesi e rendendole ancora più bisognose di aiuto e fragili. Tra gli Stati più colpiti ci sono anche Jonglei, Unity, Northern Bahr el Ghazal e Upper Nile. Le gravi inondazioni hanno distrutto edifici e portato via ai sud sudanesi le poche cose che avevano, determinando una situazione nella quale sono aumentati i senza tetto e i bisogno di aiuto degli sfollati. Queste piogge torrenziali colpiscono ogni anno il Sud Sudan, sempre nel periodo che va da giugno a ottobre, ma in questo 2021 esse sono state molto più forti del solito. I sud sudanesi delle aree colpite sono stati travolti in modo inaspettato dalle acque che, con la loro violenza, hanno danneggiato o distrutto gli edifici, le infrastrutture e i raccolti, andati persi per sempre. Molti non hanno più le proprie case e si trovano in accampamenti di fortuna, nell’attesa di trovare un riparo migliore.
Solidarietà
Lo stato di emergenza delle zone alluvionate del Sud Sudan è grave, ed è necessario intervenire quanto prima per portare aiuto ai sud sudanesi. Gli operatori e le realtà di soccorso umanitario presenti in Sud Sudan si sono già attivate per dare soccorso sanitario e alimentare alle popolazioni che hanno perso tutto a causa delle piogge. Immediata anche la vicinanza di Papa Francesco, che ha mandato aiuti finanziari ai sud sudanesi colpiti dalle alluvioni devastanti e che, attraverso un comunicato, ha espresso “i sentimenti di vicinanza spirituale e di incoraggiamento paterno alle persone e ai territori colpiti”.
Nel video le inondazioni nella Diocesi di Rumbek: