Per padre Cesare la scuola era un punto di sviluppo importante sul quale investire perché essa costituisce ancora oggi una elemento saldo per la formazione e educazione del Sud Sudan. Padre Cesare voleva dare istruzione e creare scuole per tutti. Dai bambini, ai maestri, passando per i seminaristi, il comboniano diede forma a diverse scuole nelle missioni della Diocesi di Rumbek dove portò il suo operato.
Accanto alla formazione scolastica, padre Cesare promuoveva degli incontri di preghiera necessari a favorire il dialogo umano nel lungo – e non sempre facile- cammino di pace per il Sud Sudan. Un percorso che ancora oggi si sta piano piano costruendo. Quello che però colpisce del padre sono la sua profonda sensibilità e attitudine a comprendere le persone che incontrava sul suo cammino. Mazzolari si rese conto che i bambini e anche i giovani sud sudanesi, oltre a imparare a leggere e a scrivere, avevano bisogno anche di un altro aiuto: superare i traumi della guerra con il Nord.
Per questa ragione, padre Cesare fece arrivare dalla Germania degli psicologi e psichiatri che aiutarono la popolazione a superare gli shock causati dalla guerra. In particolare l’attività fu caratterizzata dal fatto che i medici tedeschi non solo aiutarono gli insegnanti e i medici sud sudanesi a superare i loro traumi, ma insegnarono loro cosa dovevano fare per aiutare il prossimo a stare meglio e ad andare oltre il “male” del corpo e dell’anima lasciato dalla violenza subita nel corso degli anni.
Questo per padre Cesare era molto importante. Per lui aiutare la gente del Sud Sudan era fondamentale, perché nonostante l’estrema povertà, padre Mazzolari ha sempre agito per portare il bene e un miglioramento esistenziale ai suoi figli del Sud Sudan.
