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6 Maggio 2021

Padre Christian, Vescovo di Rumbek, si racconta a Don Bosco-ACI Africa

Cari amici di Cesar,

un’altra bella intervista di padre Christian, Vescovo di Rumbek, rilasciata a Don Bosco – ACI Africa il 3 maggio 2021. Potete leggerla qui sotto o ascoltare il file audio.

Questa è ACI Africa è siamo felici di intervistare il nuovo Vescovo della Diocesi di Rumbek, p. Christian Carlassare.

E’ passata una settimana dalla sua aggressione avvenuta a Rumbek, come è stata questa settimana? 
E’ stata una settimana in cui ho sentito la vicinanza di molte persone, in particolare i medici, ma anche di molti sud sudanesi e amici da ogni parte del mondo che mi hanno fatto sentire il proprio affetto e solidarietà. Naturalmente è stata una settimana dolorosa perché le mie gambe sono state sempre doloranti e in questi giorni ho subito tre interventi. Ma lo scorso sabato sono riuscito a stare in piedi un pochino con l’ausilio delle stampelle. 

oggi è giusto una settimana dall’aggressione, in tutta la sua vita non si è mai trovato in una situazione di questo tipo, qual è stato il segreto di questi sette giorni trascorsi così?
Il segreto è stato il Signore, che è stato sempre presente. In questo tempo trascorso in questo letto ho potuto pregare e sentire la Sua presenza; ho realizzato che la mia vita è nelle Sue mani e che qualunque cosa farò nel futuro sarà per il Suo bene e la Sua missione ed accetto di passare questo tempo in questo letto per attendere, essere paziente, per accettare che la guarigione necessita di tempo, sia la guarigione del corpo che quella del cuore. Segue  l’audio dell’ intervista:

 

 

E questo è positivo. La sua ordinazione  era programmata per la domenica di Pentecoste il prossimo 23 maggio, c’è stata una ragione per posticiparla per permetterle di guarire sia fisicamente che spiritualmente e psicologicamente dal trauma; come vede questo futuro?
Certamente c’era la necessità di spostare la mia ordinazione così che possa prendermi cura di me stesso  ma anche Rumbek possa prendersi cura delle ferite che ci sono per iniziare un percorso di guarigione. Dall’altra parte desidero incoraggiare la gente di Rumbek che questo ritardo non è un abbandono ma un tempo di preparazione che dovrà lasciare tutti con la speranza e rivolti al Signore affinché comprendiamo il viaggio che ci chiede di intraprendere e certamente saremo riuniti  E saremo uniti con determinazione senza confusione, né dubbi, né paure che c’erano la scorsa settimana.

La gente vuole sapere cosa i medici le hanno detto riguardo alla sua guarigione fisica, cosa ci può dire? Tornerà a camminare, a correre?
Sì, i medici sono molto ottimisti perché credono che il muscolo  che è stato leso potrà riformarsi ma naturalmente ci vorrà molto tempo di fisioterapia perché possa ritornare come prima  e sono speranzoso che posso tornare a camminare come prima, probabilmente non potrò tornare a giocare a calcio come piaceva a me ma riprenderò a camminare.

Grazie. Ha un ulteriore messaggio da dare alla gente sparsa nel mondo che è in solidarietà con lei ora?
Siamo uniti nella preghiera per superare i rancori e la violenza che nascono nel nostro cuore. Siamo comprensivi, buoni gli uni con gli altri, teniamoci davvero mano nella mano per superare le ferite e le difficoltà che il conflitto ha portato al Sud Sudan e ha creato una cultura della violenza che ora deve sparire.

Molte grazie e noi siamo in solidarietà con lei spiritualmente, in preghiera, affinché possa guarire completamente.

Molte grazie a ACI Africa. 

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