Oltre 11.000 pasti confezionati in un’ora per i coetanei sud sudanesi
Pasti per l’emergenza fame in Sud Sudan.
In occasione dell’annuale festa patronale di Cogozzo (Brescia), ieri c’è stato spazio per un pomeriggio all’insegna del divertimento e finalizzato ad una buona causa: il confezionamento di pasti da inviare alle famiglie più bisognose della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.
Al suono del gong i 75 volontari presenti – 45 bambini e 30 adulti – si sono posizionati attorno ai tavoli assegnati e hanno prestato braccia, gambe e cuore per confezionare i pasti destinati al progetto A ciascuno il suo pasto.
L’oratorio San Domenico Savio di Cogozzo si è riempito da subito di una sana competizione guidata dall’entusiasmo e da una specifica suddivisione di ruoli: chi incaricato di gestire le porzioni di riso, chi di aggiungere la soia o le verdure; altri impegnati nel controllo del peso di ogni confezione e nella sigillatura delle buste. Una catena di montaggio umana e intergenerazionale che insieme ha superato il risultato previsto.
In poco più di un’ora, infatti, l’impegno di grandi e bambini si è concretizzato in ben 11.500 porzioni di cibo, imbustate e confezionate in 52 pacchi che ora sono pronti per essere inviati in Sud Sudan, a contrasto dell’emergenza fame che sta attanagliando la giovane nazione africana.
«Le idee grandi nascono da fatti piccoli – ha detto il parroco don Fausto Gnutti – siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che sulla carta sembrava improponibile, mentre i bambini, protagonisti di questa giornata, c’insegnano che niente è impossibile, che la fame si può vincere giocando in squadra per il bene».
In collaborazione con Rise Against Hunger, lo scorso anno sono già stati inviati 145.000 pasti. L’obiettivo del 2019 è raddoppiare la quantità di cibo per estendere gli aiuti umanitari a più bambini e famiglie.