Una testimonianza dalla missione di Cueibet, nella diocesi di Rumbek in Sud Sudan. Ci arriva da padre Kizito Busobozi, direttore del Mazzolari Teachers College, il centro di formazione per insegnanti nato per volontà di padre Cesare Mazzolari con l’obiettivo di dare istruzione alla classe dirigente del futuro.
Dopo l’apertura con i primi 20 studenti nel luglio 2016, il secondo anno di corso è iniziato, non senza difficoltà. Tra esse, la perenne instabilità dettata dal conflitto e dagli scontri tra clan rivali, che coinvolge anche la regione del Gok State dove si trova Cueibet.
Il racconto dalla missione
«Abbiamo avuto violenti scontri tra clan a pochi chilometri da Cueibet. Alcune persone sono state uccise e il timore di una pesante vendetta è stato molto forte tra la comunità, tanto che anche la scuola è diventata un luogo dove rifugiarsi».
«La gente che vive nei dintorni della scuola pensa il Mazzolari Teachers College come un luogo sicuro, per questo soprattutto di notte molte persone vengono a nascondersi all’interno della struttura. Temono di essere uccise nel sonno se restano nelle loro case fatte di fango e paglia…Le persone che vivono qui vicino sperimentano una grande miseria: non hanno di che cibarsi né di che vestirsi; spesso bussano alla porta della nostra cucina per avere qualcosa da mangiare».
«Anche studenti e insegnanti locali vivono in prima persona quest’insicurezza generale: sono di fatto considerati i più a rischio, in quanto i più istruiti e dunque le persone che valgono di più secondo la tradizione locale. Inoltre, in molti casi non hanno risorse sufficienti a comprarsi quaderni dove prendere gli appunti delle lezioni…siamo chiamati a fornire tutto».
«Spesso non riusciamo a soddisfare tutte le richieste di cibo e cure che ci arrivano…I bisogni sono enormi in questa terra! Ma noi rimaniamo fedeli alla nostra missione. Ci affidiamo alle persone di buona volontà che vorranno sostenerci».
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