26/05/2016 – «Sono le donne del Sud Sudan ad aver condotto alla pace, perché non hanno mai impugnato le armi né hanno mai ucciso nessuno». Queste le parole di Zeinab Yassin, presidente dell’Associazione Nazionale delle Donne Sud Sudanesi, che ieri a Juba ha aperto una due giorni sul ruolo delle donne nell’implementazione dell’accordo di pace e nell’imprescindibile processo di riconciliazione per un nuovo Sud Sudan.
450 donne provenienti da tutto il Paese si sono incontrate per riflettere sul contributo femminile nello sviluppo di una pace duratura e di una società garante dei diritti delle donne. «Siamo qui per chiarire alle donne sud sudanesi cosa c’è nell’accordo di pace firmato dal presidente Kiir e dal vice presidente Machar – ha proseguito la Yassin – questa è la premessa essenziale per poterci esprimere sul ruolo che dovremo avere per la riconciliazione del nostro amato Paese».
La leader per i diritti delle donne si è rivolta con fermezza ai leader del governo di unità nazionale formatosi di recente: «Chiediamo che sia nominato almeno un giudice donna nella Corte delineata nel trattato di pace siglato nell’agosto scorso, e che vengano incluse più donne nei vari organi di governo che si formeranno, perché l’accordo è per tutte noi, non solo per gli uomini al potere».
Una presenza istituzionale affiancata da un dovere quotidiano fondamentale cui le donne sud sudanesi sono chiamate: farsi voce di pace in famiglia, con i mariti e i figli. «Le donne sono le vere peacemakers all’interno delle proprie comunità, e come tali giocano un ruolo chiave nella guarigione dalle profonde ferite della guerra».
(fonte: VoaNews.com)