02/07/2015 – La visita in Sud Sudan da parte di Aid to the Church in Need ha gettato nuova speranza sul futuro della giovane nazione africana. Nei giorni scorsi la fondazione pontificia internazionale ha visitato le diocesi di Wau, Yambio, Rumbek e Torit per ascoltare le attese e le speranze delle chiese locali, ed ha anticipato il lancio di una campagna di comunicazione interamente dedicata al Sud Sudan. Un’iniziativa che dovrà svolgersi a livello internazionale per sensibilizzare i propri sostenitori rispetto alla situazione in corso nel Paese e raccogliere fondi da destinare con urgenza alla Chiesa sud sudanese.
In un’intervista di Catholic Radio Network, l’esperta africanista della fondazione internazionale Christine Du Coudray ha messo in luce i due aspetti che contraddistinguono il ruolo della Chiesa in Sud Sudan: da un lato, l’impegno costante dei religiosi a fianco della popolazione, dall’altro il bisogno di sostenere i missionari nelle loro attività.
Aid to the Church in Need ha accolto con favore l’impegno della Chiesa cattolica nel soddisfare i bisogni della popolazione nonostante le numerose sfide. «I vescovi e tutto il personale diocesano devono sentirsi la piena responsabilità del popolo sud sudanese, facendosi carico delle sue istanze, continuando il proprio sostegno alle persone sofferenti che è fondamentale per la crescita della nazione» ha aggiunto la Du Coudray.
Nella sua visita ha inoltre espresso la necessità che gli operatori al servizio della Chiesa in Sud Sudan siano a loro volta supportati nel loro quotidiano lavoro: «La cura per i religiosi e i missionari è vitale sia per favorire l’unità tra di loro come membra di un’unica famiglia, sia per garantire e migliorare il servizio alle comunità locali».
Da 15 anni la Fondazione CESAR sostiene il lavoro del personale della diocesi di Rumbek. Attualmente sta promuovendo un progetto a beneficio del compound diocesano per l’utilizzo da parte della comunità locale. Scopri di più sul progetto
(fonte: Catholic Radio Network)