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27 Settembre 2014

SUD SUDAN, I VESCOVI: PACE SUBITO, SENZA CONDIZIONI

E’ questo il messaggio che i vescovi del Sud Sudan lanciano con un testo diffuso ieri, e riportato da Misna: “ non ci sono più scuse, né condizioni” per il prosieguo del conflitto civile, in corso ormai dal 15 dicembre scorso. Nel messaggio, rivolto alle parti in causa, i vescovi sollecitano il governo e i ribelli guidati dall’ex vice-presidente Riek Machar, a dare un senso e un conclusione ai negoziati, ormai in corso da settimane tra mille difficoltà ad Addis Abeba, in Etiopia. “Chiediamo alle parti di negoziare in buona fede – scrivono –  nella consapevolezza che tutti dovranno fare concessioni”.

Nel testo, i vescovi ripercorrono i drammatici mesi del conflitto, sottolineando le troppe violenze scatenate tra comunità normalmente vicine, con un crescere di odio tecnico che definiscono “tribale” e che, denunciano “ha incancrenito una cultura di violenza con la quale avevamo convissuto per molti decenni”.

A causa della lotta fratricida e di questo inutile conflitto, iniziato con un presunto tentativo di golpe, anche la politica si è piegata ad una logica etnica: “con la percezione da parte delle varie comunità che un gruppo è privilegiato, che un altro è penalizzato o che un altro ancora ‘meriti’ di governare”.

E quindi bisogna arrivare ad una pace. Subito, senza condizioni. Per il bene del paese e del futuro delle nuove generazioni. Un messaggio forte e chiaro, che nessuno dei due contendenti può ora ignorare ancora.

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