Il World Food Programme (WFP), in italiano PAM (Programma Alimentare Mondiale), con cui collabora anche la Arkangelo Ali Association, ONG operante in ambito sanitario e nostra controparte locale, per il rifornimento di cibo e dei kit nutrizionali terapeutici utili a trattare la malnutrizione acuta infantile, ha deciso di intervenire nelle aree più remote del Sud Sudan, colpite dal conflitto armato iniziato lo scorso dicembre, ed oggi in larga parte ancora isolate a causa delle piogge di stagione. L’obiettivo è aiutare quasi 3 milioni di persone restate intrappolate tra violenze e fango. Il WFP sta già assistendo direttamente circa 450.000 profughi sud sudanesi in Etiopia e Kenya.
Secondo Misna, l’Agenzia stampa missionaria, cibo e altri prodotti essenziali sono già distribuiti nella sede dell’organizzazione a Kampala, in Uganda. A partire da ieri un aereo cargo Ilyushin-76 sta facendo la spola tra la capitale ugandese e le regioni di Unity, Jonglei e Upper Nile, nell’est del Sud Sudan, dove il conflitto è stato più intenso e l’emergenza è particolarmente grave.
Un intervento essenziale, dunque, che si aggiunge alle attività del WFP in Sud Sudan che, attraverso le Ong presenti, come noi, distribuisce cibo e kit nutrizionali in tutto il paese, che in questi mesi sta attraversando una terribile crisi umanitaria: con le migliaia di sfollati dalle regioni colpite dalle violenze che vivono in campi di fortuna sparsi sul territorio, tra fango e pandemie di colera, violenze e piogge torrenziali che hanno impedito e distrutto molte coltivazioni e la fame, che attanaglia un’intera popolazione, e uccide ogni giorno, bambini, soprattutto.
Una crisi che, con l’aiuto del WFP, ma soprattutto col vostro, noi ogni giorno combattiamo. GRAZIE!
