Blog

15 Luglio 2014

DALLA RADIO DI RUMBEK, BOLLETTINI DI GUERRA

Riportiamo qui stralci di uno dei bollettini che la radio di Rumbek manda ogni 1/2 mesi, sulle condizioni di sicurezza del territorio. Nella zona delle Stato dei Laghi, dove si espande la Diocesi di Rumbek con le sue numerose missioni, il conflitto in corso nelle regioni petrolifere è lontano, anche se ci sono scontri vicino e lì vivono e continuano ad arrivare migliaia di profughi , con tutte le conseguenze di una convivenza forzata, acuita dall’animosità tra le due etnie , Dinka e Nuer, scatenata dal conflitto. Le violenze però sono legate soprattutto ad assalti o saccheggi delle mucche.

Il 5 maggio scorso, come recita il Bollettino, giunto a noi solo adesso, alcuni giovani della zona nord di Rumbek si sono scontrati con altri giovani appartenenti a comunità della zona centrale di Rumbek per una questione di furti di bestiame, e 3 di loro sono rimasti uccisi nello scontro; e lo stesso è accaduto, il 21 dello stesso mese, tra Wat, Panyar e Pakam: per questioni legate al bestiame, 138 persone sono state uccise e 61 ferite. I villaggi situati nei pressi di Pagor sono stati distrutti dai ragazzi di Pakam.

Oltre a questo, avvengono spesso scontri e sparatorie. Persino il 16 maggio, giorno delle celebrazioni del Sudan People Liberation Army, l’SPLA, l’organizzazione ribelle che ha portato avanti e vinto la guerra civile contro il Sudan di Omar Al Bashir, gli scontri sono proseguiti con numerosi feriti.

Il Bollettino continua e snocciola freddo date e numeri, l’elenco è lungo, i morti troppi e la paura, la disperazione di una popolazione inerme, delle donne, dei bambini, è tanta. E quello che è chiaro è che c’è una grande urgenza di intervento per portare la pace.

Le attività umanitarie proseguono nonostante le condizioni sempre più sfavorevoli delle strade e l’insicurezza all’interno dell’intero Stato. Viene consigliato a tutti coloro che si trovano sul luogo e che compiono spostamenti con veicoli di comunicare i loro spostamenti al di fuori della città di Rumbek, per evitare incidenti. Come quello avvenuto il 18 maggio scorso, quando alcuni volontari di una ONG, che si stavano muovendo in direzione di Maper, sono stati fermati da dei ragazzi armati, il veicolo è stato sequestrato e sono stati obbligati a portarli fino ad una determinata destinazione, prima di lasciarli andare. Incidente conclusosi per fortuna senza feriti, che fa però capire come la situazione sia fuori controllo, in una terra attraversata da un conflitto assurdo del tutti contro tutti, scatenato da una rivalità mai del tutto sopita tra due popoli che fino a ieri combattevano fianco a fianco per la loro libertà.

News dal Sud Sudan
About Giulia