In un Paese infiammato dalle proteste e da scontri sanguinosi tra ribelli e forze governative, sull’orlo di una crisi accelerata dal grave dissesto economico, le autorità sudanesi confermano di aver sospeso le attività della Croce Rossa nel Paese, per ” motivi tecnici”.
L’organizzazione è presente in Sudan e nella regione del Darfur fin dal 1978, garantendo servizi sanitari, aiuti alimentari e assistenza nel lavoro dei campi ad oltre un milione e mezzo di persone.
Alla base della grave decisione, vi sarebbe la volontà di dare più potere di intervento alla Mezzaluna sudanese, controllata dal governo.