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30 Gennaio 2014

Voci dal fronte tra tregua e attacchi

Le autorità del Sud Sudan hanno consegnato al Kenya 7 degli 11 prigionieri politici arrestati all’indomani del presunto colpo di stato del 15 dicembre, ad opera dell’ex vicepresidente Riek Machar. Lo ha dichiarato il presidente Uhuru Kenyatta in una conferenza stampa dalla capitale keniana, alla quale erano presenti anche i sette politici sud-sudanesi: Deng Alor Kuol, ex ministro degli Esteri sudanese, Geir Chuang, ex ministro sudanese degli Interni, Cirino Hiteng, ex ministro della Cultura, Kosti Manibe, ex ministro delle Finanze, John Luk Jok, ex ministro della Giustizia Madut Biar Yel, ex ministro delle Telecomunicazioni e Chol Tong Mayay, ex governatore dello Stato di Lakes.

La questione dei prigionieri rischia ancora di far saltare la fragile tregua raggiunta il 23 gennaio dopo tre settimane di negoziati ad Addis Abeba e infatti, nonostante la firma del cessate il fuoco, ci giungono notizie che gli scontri stanno continuando nella zona più a nord del Sud Sudan, in particolare nelle località di Bentiu e Leer nello Unity State (lettera di Fr. Raimundo da Leer). E per questo il numero di sfollati continua ad aumentare giorno dopo giorno.

 

La Diocesi di Rumbek non è interessata dagli scontri, anche se sta continuando ad accogliere i numerosi sfollati, soprattutto nella missione di Bunagok/Aliap.

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