Violenti scontri tra fazioni delle forze speciali in città.
Un weekend di fuoco, quello appena finito, in Sud Sudan. A Juba, capitale del Paese, sono scoppiati violenti scontri, ieri sera, domenica 15, verso le 22, tra gruppi di militari delle forze speciali in una delle principali caserme della città, vicino all’aeroporto. La popolazione è stata invitata a non uscire di casa per timore di incidenti. La tensione è molto alta. Secondo fonti della Misna, l’agenzia stampa missionaria, a combattersi tra loro sono state unità d’élite delle Forze armate dominate dalle due principali comunità del paese, Dinka e Nuer, a seguito del fallimento dell’incontro tra il Presidente, Salva Kiir, e l’ex vice presidente Riek Machar, di etnia Nuer, destituito a luglio dalla carica, ed espulso anche dall’SPLM, che accusa Salva Kiir di una deriva dittatoriale del suo governo, inasprendo così il conflitto etnico. Gli scontri sono proseguiti fino a stamattina: poche ore fa i comandi dell’esercito hanno fatto sapere di avere la situazione sotto controllo, ed aver ripristinato la sicurezza, ma resta molta paura tra la popolazione e tra le comunità internazionali che temono un riaccendersi dello scontro etnico.
